martedì 7 ottobre 2014

Mesi di attesa, Mega-Flames in arrivo: DONNE E VIDEOGAMES

Oggi parliamo di una cosa che mi sta a cuore e sto "studiando" da anni: le donne e i videogiochi.
Si, ne avrà parlato chiunque ormai, ma dopo 30 anni voglio dire la mia sull'argomento.
Premetto che ci sono un sacco di termini ORRIBILI quali "gamer girls" che dovrò usare, o "maschietti e femminucce" per esprimere più facilmente e velocemente concetti.
PERDONO.


Chiariamo subito il primo punto, per quelle persone (di entrambi i sessi) che pensano ANCORA che "le videogiocatrici non esistono".

Si, esistono. Punto.

È qui però che le cose si complicano.

Ne esistono (...così come per gli uomini, ma tra loro si danno dei "nabbi" e la cosa finisce li, fa molto meno scalpore) di vari tipi. E alcuni dei vari stereotipi, purtroppo, sono anche veri.

- Quelle che giocano solo ad un gioco o ad una tipologia, tipo Pokemon, coocking mama, occasionali altre "Family friend" stuff e "Ah si! Anche io ho giocato a Monkey Island da piccola! Figata!"
E fin qui, ragazze e ragazzi, non vi fate prendere da ansie da prestazione o da crisi epilettiche, VA TUTTO BENE.

- Quella che magari platina i titoli tripla A, ma non si interessa completamente del mercato videoludico generale. SANISSIMA cosa.
Si, il buon 60% delle videogiocatrici fa parte di questa categoria, ma a differenza dei maschietti che trova poco virile ammetterlo, non ne fa mistero. Davanti al maschio medio questa categoria passa dall'essere catalogata da "supergamer" a "nabba-giochi-solo-a-Cod".
É la categoria che da più "fastidio" di tutte, perché purtroppo dentro ci trovi sia quelle VERAMENTE patite di quei 5 o 6 titoli all'anno che giocano, che quelle che si fanno le foto con i pad sulle tette dopo aver provato la demo del titolo di punta.
Eh si, adesso arriviamo anche a loro.
Perché un uomo se gioca in canotta davanti al PC e la ragazza gli fa una foto è normale, se lo fa una donna NO.
Ed è anche colpa nostra, ammettiamolo. Un buon 50 e 50.
50 è di molte donne che per attirare l'attenzione, vedendo la risposta positiva iniziale del ragazzo medio, fa una partita a Cod e si dice pro, facendosi servizi fotografici vestite di sole copertine di GTA,
50 è degli uomini che "...ma qui nella mia città non esistono donne così!!!11 Ah, ne avessi una anche io, un sogno! Di dove sei bella?"
Uomini presi "per il naso", che una volta scoperta la triste verità andranno a dire in giro, anche davanti a foto di ragazze completamente vestite, "questa manco sa accendere la console, fidatevi".

E li nasce la frustrazione.
Tipo quando entri in un gruppo FB di discussione di videogiochi, dici la tua, il ragazzo di turno ti chiede l'amicizia, e via mp tra una chiacchiera e l'altra ti fa domande a trabocchetto per vedere se VERAMENTE hai giocato a quel titolo del '96, anziché leggere "Cioè" come le altre. <Tratto da una storia vera
E i complimenti di quando lo "sputtani", scusate il francese, sanno comunque sempre un po' di amaro.
(Che poi mi spiegate quale legge vieta ad una ragazza delle medie di giocare sia col Game Gear che con le Barbie.)

- C'è poi quella che solitamente trovi su Steam, perché "più giochi a meno prezzo", che ha sempre avuto almeno una console portatile, che segue gli E3 e che, quando ce n'erano ancora di decenti, comprava riviste di videogiochi come PSM e Console Mania (ok, questa è da "anziani"). Quella che gioca minimo un paio di ore al giorno, e ama tanto spendere per "giochini" quanto fare shopping per vestiti.
E qui iniziamo col "ma quelle son tutte cesse, visto che non pensano altro che a giocare".
Non mi risulta che tutti i videogiocatori assidui siano mostri, non vedo perché dovrebbe valere per le donne.

Perché ok, non conosco quasi la differenza tra cipria e fondotinta, ma una bella cremina cetriolosa puoi metterla anche mentre fai la tua partita a L4D2, per non sembrare lo zombie appena uscito dal gioco, appunto.
Non devi pesare 165kg e/o aver gusti sessuali strani (e non intendo gay... NON CHIEDETE, è sempre <Tratto da una storia vera) per apprezzare l'ultimo Mortal Kombat.

Considerazione:
Non ne abbiamo. Nel senso che la ragazza nel forum di videogiochi è considerata la mascotte, "carina ma inutile". Idem ai raduni di "famosi siti nerd". Io in diversi Forum (una volta ne frequentavo svariati) avevo 2 registrazioni: una col nickname che ho sempre, Kiara_Valentine, e una con un nickname da uomo. Indovinate chi prendevano sul serio, nonostante dicessimo le stesse cose.

L'imbarazzo.
(pic. related)

Gli "Special Snowflakes":
Il cancro di ogni categoria, di ogni ambito, che qui si presenta più palese. Sono quelle ragazze che "capiscono di videogiochi", e pensano di averla solo loro.

La console.

E invece di starsene sulle loro (o buttarsi a sasso morto a fare amicizia con qualsiasi essere di sesso/razza/specie presente nella Guida GalatticaTM che abbia la solita passione), si creano il proprio popolino di fans, schifando le altre ragazze che giocano.
Non ho ben capito ancora se per paura di perdere un qualche fantomatico "titolo", "coroncina" (...), "notorietà" o altre cose che non quantificando bene io non capisco.
Per fortuna tante non sono così, ma molte, fomentate forse da maschietti "speranzosi" di ricevere attenzioni da una fantomatica "donna perfetta", lo sono.


Tra le mie amicizie e contatti per fortuna ho UN SACCO di ottimi esempi di gamer girls super alla mano, community o singole che siano, tipo:
• Game's Princess (ITA)
Philosophy Overdose (un Tumblr interessantissimo *__*)
Frag Dolls (ING)
• GirlGamer (ING)
Il mio Nintendo DS rosa (storico, anche se non più molto attivo)
...and so on.
E lo so, mi devo "schierare" anche io adesso.
Io... io ho sempre avuto questa passione, con la quale mi piacerebbe anche vivere in qualche modo, però per il momento tale rimane. Insieme a tante altre.
Quindi... ragazzi e ragazze indistintamente, il videogioco è appunto un gioco, prima di dare del pro-lamer-n00b-cheater a qualcuno, pensate a divertirvi. ;)